Casa COMPLETAMENTE elettrica: quanti kW chiedere all’Enel

Cosa devo fare con l’Enel per installare una Pompa di Calore?

Quanti kW devo chiedere?

Preciso da subito 2 cose:

  1. in questo articolo darò delle risposte per le Pompe di calore per riscaldamento e acqua calda sanitaria, e non per le pompe di calore che fanno solo acqua calda sanitaria. Per queste ultime non devi fare alcuna modifica perchè consumano solo 440W, poco più di un frigorifero con cella freezer.
  2. Tutto quello che scriverò vale per le pompa di calore professionali, dove hai la certezza che i valori di consumo dichiarati nelle schede tecniche sono certificati da un ente esterno, come ad esempio il TUV. E dove hai la possibilità di leggere i consumi elettrici su un grafico grado per grado fino a -20°, e non solo i valori con aria esterna a +7° o -7°C.

Se non hai voglia di leggere GUARDA DIRETTAMENTE il video cliccando qui sotto:

Partiamo dal presupposto che la pompa di calore per una casa media da 100-200mq consuma istantaneamente dai 2 ai 4kW elettrici per riscaldare casa.

Già qui ti faccio ragionare: tua moglie quando accende il phone per asciugarsi i capelli consuma 2 kW.. e con 2kW riesco a riscaldare tutta la casa?

Certo!

Immagina quindi le potenzialità delle Pompe di Calore, che purtroppo sono state tenute “nascoste” in Italia della lobby dei produttori di caldaie. Che ora ovviamente le hanno a catalogo perché vanno di moda.

Tornando a noi: se vuoi una casa completamente elettrica non puoi risparmiarti sul contatore dell’Enel. Hai bisogno di energia. Non devi più pensarla come un tempo: mi faccio bastare i 3kW e in qualche modo gestisco la casa.

Vivere in una casa che non ha più il contatore del gas porta con sé nuove abitudini e nuovi stili di vita. Ci ho addirittura scritto un intero libro sopra: “Vivere Senza Gas – Taglia bollette ed emissioni in una casa 100% elettrica grazie alla Pompa di Calore

Vivere Senza Gas il libro sulle Pompe di Calore elettriche
Vivere Senza Gas il libro sulle Pompe di Calore elettriche

Ti faccio questa domanda: ci metti il gasolio nella tua automobile se devi andare in giro?

Stessa cosa con la Pompa di Calore: devi darle energia elettrica perchè funzioni.

Ad oggi avere più energia elettrica non costa più come un tempo. Anzi: con la nuova tariffazione viene avantaggiato (cioè paga meno) chi consuma di più. Cioè il prezzo al kWh è più basso per chi consuma di più.

Avere perciò un contatore da 6kW monofase anziché uno da 3kW monofase non ti costa di più in bolletta.

Quello che probabilmente immaginavi oramai è il passato.

L’unico costo aggiuntivo ce l’hai nel momento in cui vai a richiedere l’aumento di potenza: circa 70-80 euro ogni kW richiesto in più, che pagherai solo una volta.

L’aumento di potenza in molti casi avviene in modo automatico con il tuo fornitore, senza l’uscita dell’Enel.

Se invece hai una casa piuttosto grande e poco isolata dovrai per forza andare su un contatore trifase. 6KW non ti basteranno per i consumi della casa e della Pompa di Calore.

E a dircela qua, se passi in trifase e tra 5 anni avrai un’auto elettrica, sarai avvantaggiato rispetto agli altri perché potrai caricarla molto più velocemente.

iscriviti al canale youtube dell'ing. samuele trento

 

 

Riepilogando quindi:

  • se rimarrai in monofase devi fare richiesta al tuo fornitore di aumento di potenza a 6kW.L’aumento nella maggiorparte dei casi non comporta nessun lavoro e viene dato nel giro di poco tempo. Il costo è di 70-80 euro/kW in più richiesto. Una sola volta
  • se dovrai passare in trifase devi fare richiesta al fornitore, dovranno essere eseguiti dei lavori e i costi dipenderanno anche dall’entità dei lavori. I tempi in questo caso sono un po’ più lunghi. E dovrai sistemare il quadro elettrico generale della tua abitazione per bilanciare le 3 fasi.

Allora mi aspetto la domanda: ma ho installato l’impianto fotovoltaico da 6kW. Non mi bastano 3kW di contatore?

NO!

Perché il fotovoltaico di notte non funziona e non puoi fare affidamento su un impianto di cui non controlli tu l’accensione e lo spegnimento. Infatti se pioverà per 1 settimana a Dicembre tu non potrai usufruire del fotovoltaico. Tua moglie ti aspetterà in casa con il coltello in mano se gli risponderai “è ma.. pensavo che il fotovoltaico funzionasse..”.

Un altra bella domanda: come faccio a richiedere la tariffa D1?

La tariffa d1 non esiste più da tempo.

Oggi c’è la tariffa TD che ha benoe o male lo stesso risultato e non serve fare richiesta al fornitore. Viene applicata in automatico.

Vai a prendere l’ultima bolletta e vedrai che stai già pagando secondo la tariffa TD. Questa prevede di agevolare chi consuma più energia elettrica.

Concludo con un caso che mi è capitato l’altro giorno. Il cliente mi chiese: non posso avere due contatori? Uno per la casa e uno per la PdC.

Se trovi gusto nel buttare via soldi sì..

Se invece ci ragioni sopra, avere due contatori con le nuove tariffe è un suicidio perchè ti ritroverai a pagare dei costi fissi molto alti sebbene i consumi sul singolo contatore sono bassi. E se hai un fotovoltaico dove pensi di collegarlo? Su quello della casa o della Pompa di Calore?

Naturalmente tutte le osservazioni fatte qui sopra valgono per le Pompe di Calore elettriche e non quelle a gas. Trovi un mio articolo nel magazine Ingenio dove ho approfondito la differenza tra queste due categorie. Leggi l’articolo cliccando qui.

Chiudi il contatore del gas con le Pompe di Calore

 

 

Ing. Samuele Trento

QUALCHE NOTIZIA SULL'AUTORE: Mi definisco il REALIZZATORE DI SOGNI. AIUTO le persone come te a smettere di pagare le bollette del gas con un sistema sicuro, garantito ed affidabile: la Pompa di Calore Professionale.

    Scrivimi qui la tua richiesta

    59 pensieri su “Casa COMPLETAMENTE elettrica: quanti kW chiedere all’Enel”

      1. Ciao Marcello, giustamente mi ricordi che l’Enel ora può fornire fino a 10kW in monofae. La possibilità di superare i 6kW in monofase è a discrezione dell’Enel, dopo una valutazione dello stato della loro linea.

        1. Buongiorno Ing ho una casa singola di 366 mq in Paderno Dugnano provincia di Milano e vorrei installare una pdc ad alto rendimento ma non conosco un buon Installatore per quantificare la potenza secondo lei si può fare ed eliminare completamente il gas senza rischi e conosce per caso una ditta seria a cui rivolgersi. Grazie

        2. Salve ing. Trento,
          ma c’è modo (visto che può e non deve) di obbligare e-distribuzione ad elevare la potenza in monofase fino a 10 kW?
          O è solo previsto in norma CEI 0-21, ma praticamente senza applicazione?
          C’è qualche riferimento normativo ministeriale che lo prevede?
          Grazie.

        3. Buonasera ING..
          Nella mia abitazione di 180mq ho installato pompa di calore di 12 kw termici.. Ho portato la potenza del mio contatore monofase da 3 a 6 kwh, nonostante ciò, quando la macchina lavora noto degli sbalzi di corrente, in particolare abbassamento delle luci e momentanea perdita di potenza della ventola dei fan Coil… Che mi consiglia di fare? Secondo lei, se lo porto a 8 kwh risolvo il problema?

          1. Buon giorno Simone, credo si dovrebbe fare fare una misura elettrica con un tester e verificare la tensione della linea in condizioni normali ( non deve essere inferiore a 220, 230 Vac) e nel momento in cui parte la pompa. Quasi sicuramente c’è un abbassamento di tensione importante che non dipende dalla potenza della pompa ma dalla “difficoltà” di fornire energia da parte del fornitore elettrico. Se ci fosse un assorbimento anomalo superiore ai dati contrattuali, scatterebbe il magnetotermico sul contatore. Qualche volta il fornitore scambia la linea trifase per risolvere il problema.
            Franco

    1. salve
      io ho appena acquistato un terratetto da 150 mq circa su 3 livelli casse energetica G ( da APE compravendita fatta con il ciclostilo ..ma essendo una abitazione del 1990 fatta discretamente bene credo abbia qualche risorsa in più) in toscana zona climatica D
      purtroppo la zona non è servita da gas metano, e l’impianto di riscaldamento è con caldaia alimentata a GPL..
      da informazione dei vicini che hanno abitazioni simili alla mia la spesa annua per riscaldamento +acqua sanitaria è di 2500 € una enormità..
      sarei pertanto orientato alla sostituzione della caldaia con PdC+nuova caldaia condensazione, lasciando inalterato l’impianto ed i radiatori terminali , ed avendo una buona esposizione del tetto a sud -est , sono indeciso se eventualmente integrare il tutto con impianto fotovoltaico .
      cosa mi consiglia in merito a tipologia di Pdc+caldaia da istallare, fotovoltaico si /no ed eventuale potenza istallata , aumento della potenza di fornitura enel etc..
      la ringrazio e resto in attesa di un cortese riscontro
      marcello mancone

        1. Salve,ho una villetta di 160 mq.,130 mq.su un piano più 30 mq.mansarda,attualmente mi riscaldo col pellet,ma visto i costi del pellet elevati,ho deciso di istallare una pompa di calore Daikin 14 kW,preciso che ho anche un impianto fotovoltaico da 6 kW,secondo lei è una buona soluzione?la casa è stata costruita anni 90 con isolamento mediocre.
          Ringrazio anticipatamente.
          Saluti Agostino Gallo.

      1. Hola Marcel ho un dubbio uso cucina induzzione 2 forno ; anche il boyler; abito da sola mi manca per questo freddo mi consiglierei la pompa di calore condizionatore che fa tutti due freddo e caldo sarà giusto 3k contatore

    2. ING buon giorno
      Voglio aumentere l’efficienza termica di casa, singola con due piani da circa 110 metri l’uno. Quindi cappotto. Voglio renderla completamente elettrica, cucina a induzione riscaldamento con pannelli a infrarossi. La mia scelta è caduta su una caldaia a idrogeno che genera acqua calda e corrente. Secondo Lei necessito anche di pannelli fotovoltaici con accumulo?

    3. Buongiorno,
      purtroppo sono ancora uno di quelli che ha ancora il secondo contattore BTA2 (altri usi) per la pompa di calore + il contattore per usi domesti con enel. Ora con l’aria di cambiamento al mercato libero sto riprendendo in mano l’argomento e vorrei sapere se conviene fare subito il passaggio ad un singolo contattore 6Kw anche prima del passaggio obbligato al mercato libero o meglio contestuale?
      Grazie

      1. Avendo un impianto fotovoltaico di 10 kw. E avendo un impianto GPL per riscaldamento che vorrei eliminare per gli ultimi aumenti che mi consiglia per riscaldare casa 190 mq

    4. Salve ho una villetta monofamiliare di cir­ca 100 mq (è presente anche un altro app­artamento da 40 mq non utilizzato) in fascia climatica “E” e che l’impianto dovrà gestire anche l’acqua calda sanitaria per 4 persone senza considerare il condizionamento estivo fortunatamente da noi non necessario.
      L’impianto è realizzato con riscaldamento a pavimento da 7,57 kw oltre a 2 termoarredi da 700 w e da 400 w per i due servizi igienici per un totale di 8,67Kw.
      L’impianto concentrato su bollitore tank in tank da 800lt tot di cui 150 lt per sanitario.
      Per poter valutare la convenienza​ ho fa­tto queste considerazioni che però non so se possono essere attendibili:
      Attualmente consumo la media di 13.000 kw a stagione per riscaldamento ed acqua calda sanitaria (calcolato con consumo medio di 180 sacchetti di pellet da 4,8 kw/kg considerando per assurdo un rendimento stufa del 100%)
      Secondo Lei per poter stimare la spesa elettrica annuale e quindi l’eventuale convenienza o meno dell’impianto che scop devo cercare per avere un risparmio, considerando una spesa attuale intorno ai €1.000?
      Attualmente utilizzo una caldaia laminox da 11.5kw impostata sugli 83 C° in boll­itore.
      L’ipotesi è di creare un impianto aria acqua magari coadiuvato da pannelli fotovoltaici NON allacciati alla rete.
      Da valutare anche la possibilità del geotermico ma purtroppo da noi non è presente alcuna azienda.
      Poi dovrò trovare anche la soluzione per effettuare i cicli antilegionella ci penseremo più tardi ma comunque avranno un incidenza di costo elevata te la faccio l’elettricità.
      Anticipatamente ringrazio e cordialmente saluto.
      Riccardo ​

        1. Buongiorno, io o un impianto fotovoltaico da 8 kw e con un inverter da 6 kw la mia casa a 250 metri quadri (125 per piano)pareti con doppio bimaton da 15 cm spessore, in meso ai bimatoni ce una camera d’aria da 9, 10 cm non isolata. In questo caso che pompa di calore mi consigliate, grazie mille

    5. buongiorno!
      da quanto mi servira un impianto fotovoltaico per un riscaldamento a pavimento (circa 120mq) elettrico e pompa di calore per acqua sanitaria, (contando poi la presenza in casa degli elettrodomestici classici)?
      E se mettessi un riscaldamento ad acqua ?

      1. Ciao, non ho mai approfondito il riscaldamento elettrico a pavimento. Considera che la pompa di calore per ACS consuma 440W, mentre una pompa di calore per riscaldamento circa 2kW. Quindi in questo caso ti bastano 6kW.

    6. Buongiorno, avrei bisogno di un’informazione sulla potenza del contatore, ho una villetta singola, ho riscaldamento a pavimento con pompa di calore ibrida e produzione acqua calda, tutti gli elettrodomestici elettrici (anche piano ad induzione), ho un contatore da 4.5kw di potenza aumentato appositamente ma ultimamente succede che se accendo forno e induzione insieme salta la corrente ed il contatore mi da il messaggio supero potenza di oltre il 30%; è normale che non basti piu’ nemmeno il 4.5kw?cosa posso fare per capire e risolvere la problematica?
      grazie.

        1. Buonasera.. ho dei dubbi perché non mi fido del mio idraulico.. ho una villetta in costruzione di 150 mq e sopra di 130 mq ma non abitabile(forse in futuro) vorrei avere casa tutta elettrica.. leggendo il suo sito mi sono appassionato ai suoi consigli.. cosa mi consiglia come pompa di calore? Quanti kw servono?? Poi anche la richiesta all’enel bastano 6 kw? Grazie e spero che mi aiuterai nei lavori in futuro.

          1. Buonasera Samuele, anchio mi trovo in una situazione simile…ho una villetta a in ristrutturazione appena acquistata di 4 livelli, due abitabili e 2 (sottotetto e piano interrato/tavernetta non abitabili) che vorrei riqualificare tutta elettrica. Considerando l’installazione, solo nei due piani abitabili (superficie totale 149 mq. ) di un impianto a pavimento radiante ad acqua, cosa mi consiglierebbe come pompa di calore? Quanti kw servono? Poi anche la richiesta all’enel bastano 6 kw o faccio richiesta di ulteriore potenza? Grazie anticipatamente.

    7. Buongiorno, ho questi dubbi.
      Sto costruendo casa nuova classe energetica a4. La proposta del costruttore è un fotovoltaico da 3 kw. Pompa di calore aria acqua da 8kw e ovviamente non metterò il gas. Per stare tranquillo quanti kw dovrò chiedere all’enel? E non sarebbe meglio avere un fotovoltaico più potente?

        1. Buongiorno ingeniere, complimenti per il video che spiega molto bene le cose….
          Sto terminando una casa 2 piani circa 80 mq per piano, 2 bagni 2 adulti e 2 bambini ( con classe energetica ancora da definire) completamente elettrica ( induzione, pompa calore 8 kw ovviamente sia per riscaldamento che per acqua calda sanitaria, asciugatrice ecc ecc) il tutto accompagnato con impianto fotovoltaico 4 kw ( di più non potevo).
          Sto ” avviando” la pratica dell’installazione contatore.
          Quanto kw mi consigli?
          Grazie infinite
          Ciao

    8. Buongiorno, le mie domande riguardano un attico a due livelli (uno è mansardato) di 140 mq totali con tre terrazzi, due a sbalzo uno a vasca, tetto a due falde, una esposta a sud, zona climatica E (Trieste) da cui, se possibile e conveniente, poter eliminare il contatore gas.
      Vorrei sapere se, fermo restando l’aumento di potenza al contatore da 3 kw a 6kw, risulta conveniente il discorso termopompa per riscaldamento e acs abbinata a fotovoltaico anche nel caso si disponga di una superficie utile ad installare solo 3kw di fotovoltaico.
      Inoltre vorrei sapere se esistono accumuli acs orizzontali o comunque con dimansioni adatte a sfruttare una zona sottotetto ad altezza limitata come locale tecnico.
      Grazie infinite

    9. Egr. Ingegnere,
      come forse molti altri mi trovo nelle condizioni di dover cambiare la mia caldaia a condensazione (Rotex) che ha ormai 14 anni. L’incentivo proposto recentemente dal governo è molto stimolante perché, entro certi limiti, consente di scegliere la soluzione tecnica migliore indipendentemente dal costo della scelta. A patto di installare una PDC da utilizzare da sola oppure in abbinamento con una caldaia a condensazione. Si pone in definitiva l’esigenza, partendo dalla situazione di fatto,di fare la scelta tecnica migliore che consenta di avere il miglior confort nella casa sia d’inverno che d’estate , che non lasci, per qualunque ragione la casa al freddo, e assicuri la necessaria acqua calda durante l’anno. Il tutto possibilmente con i minori costi di gestione.

      Faccio riferimento al mio caso in cui si tratta di riscaldare/raffreddare una casa singola da circa 190 m2 distribuita su due piani, dei quali il piano terra (120 m2) ha un riscaldamento a pavimento ,mentre il primo piano ha in parte il riscaldamento a pavimento (25 m2) e in parte a radiatori in alluminio( 45 m2). In definitiva ci sono 4 radiatori . La casa, si trova nella periferia del comune di Venezia, dove il clima è umido con punte di freddo a volte anche rilevanti, e lo scorso anno, che non è stato particolarmente freddo, ha consumato 1800 m3 di gas (per riscaldamento ed acqua calda) . Diciamo che il consumo della casa è di circa 2000 m3 di gas l’anno corrispondenti a circa 20000 KWT .
      La casa dispone inoltre di un impianto fotovoltaico da 5,98 KW di punta e dei pannelli solari termici. E intenzione dello scrivente inoltre utilizzare il bonus anche per isolare al meglio il fabbricato e per installare un sistema di accumulo per il fotovoltaico al fine di ridurre i consumi indipendentemente dal futuro sistema di riscaldamento prescelto.
      Premetto che sono del tutto ignorante in materia per cui mi scuso anticipatamente se incorrerò in grossolani errori di valutazione nelle successive considerazioni.
      Ciò premesso mi pare di capire che l’orientamento portato avanti da Lei (e anche da altri attraverso svariati canali video) sia convintamente indirizzato, senza se e senza ma, sull’installazione di una PDC “professionale” e conseguentemente ad escludere ogni utilizzo di caldaia a gas a scopo integrativo. Le motivazioni, oltre che di natura etica ( e quindi del tutto condivisibili ) tendenti ad eliminare una fonte di energia fossile, sembrano essere soprattutto di carattere economico (acquisto di 2 caldaie al posto di una) che però verrebbero meno nell’ipotesi di sussistenza dell’incentivo governativo.

      La prima domanda è questa : perché è tecnicamente sbagliato pensare all’installazione di un sistema ibrido ? Al riguardo aggiungo inoltre che la convenienza economica della PDC rispetto al gas si determina quando il COP della PDC è superiore al valore di 2,5/3 e, valutando le performance delle pompe di calore professionali sia straniere che italiane, sembra di capire che il COP delle stesse, in presenza di acqua di mandata a 55 gradi e temperature esterne attorno allo zero, sono molto bassi e comunque non superiori a 2. Si dedurrebbe pertanto che a quelle temperature ,che sono usuali nelle mie zone a partire da metà dicembre fino a metà febbraio, il COP avrebbe valori tali da rendere meno conveniente la PDC rispetto alla caldaia a condensazione. E tale ultima considerazione sembrerebbe suggerire la convenienza di un sistema ibrido che, per sua natura, utilizza il sistema di riscaldamento (PDC o caldaia a gas) più conveniente.
      Quali motivazioni tecniche giustificano invece la scelta quasi aprioristica di una PDC al posto del sistema ibrido pur se il sistema ibrido appare economicamente più conveniente ?

      Una seconda questione attiene al dimensionamento del contatore dell’energia elettrica che è di rilevante importanza in relazione alla possibilità di mantenere, pur in presenza di una PDC un’alimentazione monofase della linea elettrica di alimentazione della casa.
      Facendo sempre riferimento al mio caso, anche tenendo conto delle migliorie che saranno apportate al cappotto, l’energia termica annua necessaria per riscaldare la casa e per l’acqua calda sarà dell’ordine di 15/16000 KWH termici. Ciò dovrebbe richiedere una PDC con una potenza termica nominale di circa 12 Kw , calcolata in maniera molto approssimativa con l’equazione P = k (20+5)/14 con k =16000/ 2500
      ( dove 16000 è l’energia termica annua necessaria alla casa e 2500 sono, per interpolazione, i gradi giorno corrispondenti alla mia abitazione) .
      Nell’ipotesi che tali valori siano corretti, quale dovrebbe essere la potenza del contatore della linea elettrica monofase di alimentazione?
      Per rispondere credo si debba tenere conto che il COP delle pompe professionali, funzionanti alle condizioni progettuali più gravose, è compreso tra 1,8 e 2. In virtù di tale considerazione dovremmo dedurre che il contatore, per far fronte alle condizioni più gravose di utilizzo della PDC avrà bisogno di una potenza elettrica di 12/1,8 = 6,7 KW ( in modo tale che in tali condizioni la pompa potrà arrivare a consumare, se del caso , fino a 80/100 KW al giorno). Con punte che potrebbero essere anche superiori. Se a questo sommiamo la potenza necessaria per le altre normali incombenze domestiche, che sono pari a circa 3 KW, potremo ritenere sufficiente una potenza del contatore pari a 10KW ( che rappresenta il limite superiore della potenza dei contatori su linea monofase consentiti dall’ENEL) .
      In definitiva l’esemplificazione di specie darebbe evidenza della necessità una PDC la cui potenza termica è stimata in 12 /13 KW che si pone ai limiti superiori per non uscire dall’alimentazione elettrica monofase.
      Rimango in attesa di eventuale riscontro sperando che le questioni toccate oltre allo scrivente possano essere di interesse soprattutto per altri.

      1. Ciao Renato, la convenienza del “full electric” rispetto all’ibrido sta nel calcolare il COP per tutta la stagione invernale, dove abbiamo un COP maggiore di 3.0 per più del 92% della stagione.
        Fino ad oggi abbiamo lavorato sia in climi molto umidi come la pianura padana, sia molto rigidi sulle alpi, e ci siamo fatti una chiara idea di come funzionano le pdc.
        Per quanto riguarda il contatore occorre calcolare la potenza della macchina e studiare i tuoi attuali consumi di energia per definirne la taglia. Così a spanne, senza sopralluogo, l’idea è di andare sul trifase così da poter avere una casa completamente elettrica e la possibilità di caricare velocemente la tua futura auto elettrica che si ricaricherà in parte grazie al fotovoltaico.

    10. Ciao ing.,
      abito in zona climatica C (zona vesuviana), in un appartamento di circa 160 mq, altezza 3 metri, costruito nel 1990, al secondo piano e ultimo piano, con copertura piana (lastrico solare). L’appartamento presenta doppi infissi in alluminio, non eccezionale dal punto di vista dell’isolamento termico. Vorrei sostituire la caldaia a gas gpl con una pompa di calore aria/acqua ad alta temperatura per il riscaldamento con radiatori in alluminio. Quale potenza termica (taglia) mi consigli per la PDC ? Ho un contatore da 4,5 kW (5 kW disponibili).

      1. Ciao Adriana, ti ringrazio per la richiesta ma dai pochi dati forniti non è possibile fare un calcolo del fabbisogno termico dell’edificio. Se hai bisogno di un professionista fammi sapere che ti posso mettere in contatto con qualcuno della zona.

    11. Buonasera sto ristrutturando una villa di 250 mq con pannelli fotovoltaici da 4.7 kw, pompa di calore ad alta temperatura ( il piano sotto abitato da mia suocera ha i radiatori), riscaldamento a pavimento nel piano primo e mansarda, e condizionatori in mansarda, impianto a induzione in cucina.
      La convivenza di due nuclei familiari (6 persone) con 6kw è possibile o diventa necessario avere i 10kw (o i due contatori che lei sconsiglia)?
      Chiedere i 10kw comporta anche il pagamento del progetto, del contatore nuovo trifase e del conseguente adeguamento del quadro elettrico e dell’impianto fotovoltaico ora previsto monofase.
      grazie.

    12. Buonasera Samuele,
      Ho un laboratorio di mq 140 H 3,55 m. vorrei riscaldarlo con un paio di aerotermi elettrici da 5000 W, secondo lei è una buona scelta o c’è di meglio? Ed eventualmente se la mia scelta è corretta, che potenza di contatore mi serve ?
      Grazie
      Adriano Caverzasio

    13. Buongiorno, abito a Sassari attualmente ho una caldaia a gas che alimenta 10 radiatori in alluminio, vorrei sostituirla con una pompa di calore aria/acqua ariston 110. le do alcuni dati anno di costruzione 2000, vol. lordo riscaldato V(mc) 350, sup. disperdente S(mc) 390 zona climatica C/1185, vorrei sapere, avendo il contatore di 3kw , che voltaggio dovrei richiedere al ENEL?

    14. Buongiorno, noi stiamo costruendo una casa su due piani 170mq classe energetica A+ completamente elettrica con pompa di calore e riscaldamento al pavimento e tutti i classici elettrodomestici. Ci è stata data la possibilità di predisporre l’impianto da 6 a 10kw ma non sappiamo se ne vale la pena spendere tanti soldi perché da quel che mi sembra di capire 6kw dovrebbero essere sufficienti è corretto? Anche considerando che in un futuro vorremmo prenderci una macchina elettrica. Grazie tante

      1. Ciao, dipende molto da come vivete la casa e cosa utilizzate all’interno.

        Nel senso che mediamente possono bastare i 6kW, ma alcune famiglie hanno molti elettrodomestici oppure usi che non fanno bastare i 6kW.
        Ade esempio alcune famiglie vogliono per forza usare lavatrice e asciugatrice insieme e questo può comportare di superare i 6kW se la pompa di calore è in produzione di acqua calda sanitaria.

    15. Buongiorno, ho un dubbio basilare che mi blocca sulla scelta dei lavori da fare usufruendo del 110%
      Casa da 130 mq,
      – riscaldamento a pavimento
      – 2 radiatori nei bagni che porterò ad elettrico
      – piano induzione
      – caldaia a metano che sostituirò con pompa di calore da 300lt
      – installazione colonnina ricarica auto (al momento non utilizzata)
      – forno (funziona sovente) e tutti gli elettrodomestici tradizionali
      – pannello per produzione acqua calda (già esistente)

      Ho il dubbio su 2 installazioni:
      – contatore da 6 Kw con installazione pannelli a sud per 8/9 kw sul tetto e rimanere in monofase + batteria accumulo da 10/15 kw
      – contatore da 10 kw con installazione pannelli a sud per 12 kw sul tetto + batteria di accumulo da 15/20 kw e togliere il pannello per produzione acqua calda.

      Dato che usufruisco del 110% verrebbe da dire la seconda ipotesi anche se penso sia sovradimensionata, d’altra parte ho costi fissi maggiori sulla bolletta per le spese di trasporto (circa 150€ anno) e sulle successive manutenzioni ovviamente.

      Se con i 6 kw di contatore + 8/9 kw di fotovoltaico + batteria accumulo di 10/15 kw vado tranquillo che posso usare tutto ciò che ho in casa senza pensieri io rimarrei sul monofase….

      Grazie mille

      1. ciao, hai fatto un ottima osservazione: l’ipotesi dei 10kW la valuti solo perchè c’è il superbonus.
        Se non ci fosse questa condizione “drogata” non l’avresti mai presa in considerazione.
        Io sono per fare le cose giuste, su misura. Anche se c’è il superbonus 110%. Quindi la prima.

        1. Buongiorno Samuele,

          ti spiego la mia storia. Ho comprato un’ unità a piano terra da circa 120 metri quadri (104 senza contare garage e vano tecnico). Si tratta di una trifamiliare attualmente in costruzione con attestato di prestazione energetica in classe A4. Impianto termico con pompa di calore, impianto di riscaldamento a pavimento e predisposizione per canalizzato (che metterò in un secondo momento). Trattandosi di A4 avrò obbligatoriamente l’induzione. Trattasi quindi di casa completamente elettrica a cui è stato previsto un impianto fotovoltaico in copertura di almeno 3,00 kW per unità immobiliare.
          A detta di amici e gente in generale molto più ferrata di me sull’argomento, con 3 kW farei ben poco.

          Le domande che ti pongo sono:
          – Lo so che dipende chiaramente dalle esigenze personali, ma è vero che in generale 3 kW è ben ben poco?
          – A 3 kW ti salta il contatore o semplicemente resta attaccato e si attacca automaticamente alla rete nazionale?
          – Ho letto da qualche parte che chi possiede fotovoltaico e sfrutta la rete nazionale paga di più di chi non ha un impianto fotovoltaico (stile mora)
          – Mi è stato consigliato un 6 kW (che vuol dire aumento di pannelli e inverter più grande…. mi è stata data un prezzo sommario di 5000 euro per tutto)…confermi per la tua esperienza?

          Grazie mille e scusa le molteplici domande. Voglio solo essere il più preparato possibile.
          Distinti Saluti,

          Loris

    16. un consiglio.
      nord italia, casa nuova classe A4 da 62 mq con pompa di calore (riscaldamento + acqua calda sanitaria) e 7 elettrodomestici (catalogo 2021) (frigo, forno, piano induzione, cappa aspirante, lavastoviglie, lavatrice e asciugatrice) + fotovoltaico da 3 Kw
      l’impianto è predisposto per 6 Kw, ma attivando l’utenza online non potevo scegliere e di default Enigaseluce mi ha dato 4.5 Kw
      meglio chiedere i 6Kw?
      rischio che quest’inverno con riscaldamento acceso, piano cottura + lavatrice mi facciano saltare il contatore?
      grazie della risposta.
      saluti
      Alessandro

    17. Salve ingegnere.
      Inanzitutto complimenti per i video e per la professionalità.
      Volevo porle un quesito, probabilmente sarò troppo vago per una risposta precisa ma magari riesce a togliermi un dubbio che mi opprime…. 😁
      Devo restrutturare un appartamento di 110mq circa, e la mia idea è di eliminare la bolletta del gas, rendendolo totalmente elettrico. L’appartamento è all’interno di un piccolo condominio e non ho la possibilità di installare il fotovoltaico.
      Praticamente ho pensato alla cucina ad induzione, al pavimento radiante con chiller, per l’acqua sanitaria l’accumulo collegato al chiller (se trovo lo spazio) oppure uno scaldabagno a pompa di calore.
      Nel condominio siamo in procinto di installare il cappotto termico e di sostituire gli infissi esterni, migliorando notevolmente l’isolamento.
      Le domande sono due:
      1 secondo lei l’operazione che ho in mente potrebbe essere conveniente economicamente nel tempo, senza contare le spese immediate dell installazione e acquisto, considerando che non ho il fotovoltaico?
      2 secondo lei potrebbe bastarmi un contratto da 6kw in monofase dal fornitore elettrico? Ho paura a saltare la soglia dei 6kw perché probabilmente dovrei passare alla 3F.

      La ringrazio anticipatamente, sperando di poter avere una risposta.
      Buon lavoro.

    18. Salve signor Trento,
      Da quando ho intrapreso la strada del 110 per efficientamento energetico del mio immobile seguo i suoi video per poter essere più consapevole sulla argomento.

      Le scrivo perché ho un dubbio che mi assilla in quanto l azienda che mi fa gli impianti (fotovoltaico e pompa di calore) mi ha stimato un potenza della pompa di calore stessa di 12 kw.
      Il problema che già dal preventivo è prima della raccolta dati sul mio immobile avevano dimensionamento già la potenza.
      A mio avviso è esagerata, e da ignorante ho fatto molti calcoli anche con vari programmi e tutti portano sempre a 5/6 kw.
      Possiedo un immobile in classe energetica b, di 114 mq di riscaldamento a pavimento su 2 piani, zona climatica e pianura padana, e mediamente non supero gli 800 m3 di metano all anno in 3 in famiglia.
      Chiedevo un suo parere visto l esperienza che ha… Sono preoccupato che il sovradimensionamento porti a troppi costi in termini economici e efficienza del cop a seguirsi dei vari on of.
      La ringrazio.

    19. Buongiorno Ingegnere,
      ho letto diverse richieste ed altrettante soluzioni alle quali un po mi ci avvicino, sto comprando casa libera su 4 lati in città, su due piani di circa 70 mq l’uno ed una zona cantina tavernetta al – 1, zona climatica E, M3 circa 580, l’idea è quella di fare tutto elettrico, cercando di autoalimentarla il più possibile e la dove nn ci si riesci ci si appoggia alla rete naturalmente, mi ha proposto pdc riscaldamento e raffrescamento a pavimento con mvc e o deumidificazione, naturalmente ci saranno tutte le utenze classiche dalla piastra per cucinare, forno, microonde, frigo/freezer, lavatrice, asciugatrice (ad oggi no auto elettrica), impianto fotovoltaico da circa 9 kwp in trifase, 15 di accumulo tutto col contatore da 6kw in monofase.
      Il tetto ha una doppia esposizione EST/OVEST.
      Stanno ultimando i calcoli di fabbisogno per valutare se può bastare o incrementare la dove si può il fotovoltaico.
      Indicativamente, secondo lei è già una buona proposta?!
      Vorrei (come tutti lo so) spendere il meno possibile
      Naturalmente usufruendo del superbonus oltre a queste opere elencate si andrebbe ad aggiungere il cappotto sottotetto da 12 cm + 3 e tutti gli infissi in alluminio TT triplo vetro, non abbiam cappottato le pareti perchè già spesse 42cm (casa anni 45 circa).
      In attesa di riscontro le auguro una buona serata
      Alessandro

    20. Buonasera Ing. Trento,
      le scrivo in quanto attualmente su un abitazione è presente un contatore trifase 220 da 10 KW.
      L’immobile è stato frazionato e sull’immobile si sta effettuando il superbonus del 110% su entrambe le porzioni.

      Mi chiedevo vista la necessita di dividere i contatori cosa converebbe fare, conviene dividere gli impianti con :

      – 6KW monofase 220 V per abitazione + Fotovoltaico da 6KW + Batterie TESLA Powerwall 2 + Torretta Bticino + Pompa di Calore 16 Kw + Condizionatori (7 Unità)

      oppure

      – 10KW trifase 220 V per abitazione + Fotovoltaico da 6KW + Batterie TESLA + Torretta + Pompa di Calore 16 Kw + Condizionatori (7 Unità )

      Attendendo un suo cortese riscontro in merito.

      Saluti

    21. Buongiorno,

      Sto installando un impianto fotovoltaico da 6 Kw con accumulo da 10 Kw. Il chiller usato per alimentare 2 slpit ha un’assorbimento di 8 kw . La domanda che le pongo è: Il chiller assorbirà la corrente dlla batteria e quindi non occorre aumentare la potenza el contatre? o sarò costretto a richiedere l’aumento del contatore al fornitore?
      Grazie

    22. Buonasera Ing. Trento,
      le sarei veramente grato se mi potesse togliere diversi dubbi.
      Abitiamo in provincia di Parma.
      La nostra casa è su unico piano ed è di circa 235 mq. Suddivisa in due appartamenti.
      Riscaldamento a pavimento con unica caldaia a condensazione Immergas Victrex 27.
      La casa è stata costruita nel 2006, con finestre in alluminio taglio termico .
      Il consumo annuo elettrico è di circa 9800 kw , il contatore ha una potenza di 6kw.
      Mentre riguardo il consumo del gas, lo scorso anno è stato di 2700 mc
      Queste le domande:
      Stiamo per fare installare un impianto fotovoltaico da 7,7kwp con pannelli monocristallini SunPower performance da 380wp, ottimizzatori e invertir. Per adesso soprassediamo alle batterie.
      Domanda: i 7,7 kwp sono sufficienti?
      Altra domanda: è conveniente installare una pompa di calore per escludere le spese eccessive del gas?

      La ringrazio della sua disponibilità e complimenti.
      ugo

    23. Buongiorno Ingegnere, Le sottopongo una questione che riguarda il mio edificio in provincia di Brescia composto da 2 unità immobiliari (si tratta di 2 appartamenti uno sopra l’altro di circa 100 mq ciascuno) in cui vogliamo installare (sfruttando superbonus 110%) dei pannelli fotovoltaici e una poma di calore in sostituzione dell’attuale caldaia a gasolio. L’idea che avremmo è di avere un terzo contatore dedicato alla pompa di calore con relativo sistema fotovoltaico da 6 KW ad esse collegato. In questo modo credo riusciremmo anche con il monofase ad avere sufficiente energia per la PDC e avremmo anche il vantaggio che i due proprietari degli appartamenti potrebbero facilmente gestire il costo dell’energia per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria mantenendo separati (gestiti dagli attuali 2 contatori) i costi individuali di energia elettrica dei singoli appartamenti.
      Negli interventi andremmo comunque anche ad aggiungere dei pannelli fotovoltaici legati invece alle due abitazioni e anche per questi pensavamo di orientarci su 6KW ciascuno. Cosa ne pensa?

    24. Gent.mo Ing. Trento,
      io e la mia famiglia viviamo in una casa unifamiliare finita nel 2018, classe A2, posta su pendio, zona F, molto ben esposta sui 4 lati, con superficie riscaldata attualmente di circa mq. 310 ( 30 interrato, 150 piano terra, 130 sottotetto, con intenzione di recupero in un prossimo futuro di altri 90 mq. di interrato, già esistenti , ma attualmente allo stato grezzo e non riscaldati.
      La casa presenta riscaldamento a pavimento ed é ben isolata ( muri spessore totale cm.60 in blocchi in laterizio alveolati da cm 49 + cappotto sughero, serramenti triplo vetro legno+alluminio esterno, cassonetti in monoblocco isolati completamente, tetto ventilato sottocoppi e isolato con fibra di legno ), VMC portata massima 450 m3h, impianto fotovoltaico Sunpower da KWh 2524 con possibilità di integrazione. Spazio esterno e predisposizione per l’unità esterna della pompa di calore, sala tecnica nell’interrato dedicata. Previsto noleggio a lungo termine dopo l’estate di auto Ibrida plugin.
      Per decisione provvisoria nel 2018, anche per motivi economici, abbiamo optato per il riscaldamento a gas con caldaia a condensazione Kw 27 e bollitore annesso da 286 litri, ma l’intenzione era prima o poi di staccarsi dal gas e passare alla pompa di calore per riscaldamento e ACS, incrementando il contratto elettricità da 3 Kw attuali a 6 ed eventualmente ampliare il fotovoltaico e installare un accumulo di elettricità. Nella primavera 2022 l’Ing. progettista era orientato per la pratica del 110%, ritenendo che con pompa di calore, ampliamento del fotovoltaico, accumulatore elettrico Tesla, avrei potuto salire di 2 classi, raggiungendo la classe A4. Purtroppo le difficoltà di approvvigionamento dei materiali e il termine vicino del SAL 30% dei lavori al 30/06/2022 hanno di fatto causato la sospensione dell’avvio della pratica.
      Nel 2021 i consumi totali annui di gas della sono stati di circa 2900 m3. Le proposte a riguardo delle PDC candidabili sono state spesso contrastanti o imprecise ( ibrida, splittata, monoblocco, potenza?), con tendenza comunque a consigliare una pompa di potenza in monofase da almeno 13 KW ( avanzata proposta penso attendibile di PDC splittata Viessermann Vitocal 200 S AWB E/AC 201 D16). Il mio orientamento personale sarebbe di passare ad una pompa di calore monoblocco, soprattutto dopo aver visionato il suo Video sulla pompa di calore monofase europea COP 5,6 al TOP della valutazione BAFA.
      Le domande che vorrei porle solo le seguenti:
      1)Poiché il termine del SAL 30% per il 110% sembra prorogato di qualche mese e non essendoci nel mio caso lunghi lavori, ma solo l’installazione di apparecchiature, che sarebbero peraltro da reperire nei tempi debiti sul mercato, secondo lei ci sarebbero ancora i tempi per avviare e perfezionare la pratica in condizioni di sicurezza economica ( la mia banca aveva già dato recentemente il suo benestare per l’operazione, ma poi l’incertezza ha consigliato di soprassedere).
      2) Desidererei saperne di piu’ su dimensionamento, scelta della PDC, COP adeguato, caratteristiche, e dove reperire prezzi e costi di esercizio della PDC se idonea, presentata nel video e valutata assai positivamente da BAFA.
      Complimenti per il suo lavoro.
      La ringrazio e attendo cortesemente risposte ai quesiti.

    25. Buongiorno Ingegnere Trento ho una casa singola piano rialzato di circa mq.250 oltre a cantina. Attualmente caldaia tradizionale a gas 34 kw impianto tubi di rame radiatori di ghisa soffitti alti mediamente 3,3, metri . Localita Ravenna. Vorrei cambiare con pdc aria/aria perchè non possiamo pescare acqua , siamo a Ravenna,. Mi può indicare una ditta seria ? Non mi occorrono bonus e crediti vari di natura fiscale, ho già i miei professionali. Ma occore una ditta seria, prima di tutti questi bonus io avevo ricevuto una preventino per pdc bassissimo rispetto ai prezzi attuali. Non voglio fare ingrassare dei soggetti.., ci siamo capiti ?

    26. Buon pomeriggio sto progettando un fotovoltaico da 9 kw su un appartamento di 200mq situato in provincia di Napoli abbinata ad una pompa di calore full Eletric ho attualmente un contatore da 3 kw necessito di un contatore trifase?o secondo lei è troppo un 9kw quindi progettare un 6kw con aumento di potenza del contatore?mi aiuti lei a optare x la scelta giusta grazie mille

    27. Buongiorno,
      sto valutando l’acquisto di un monolocale da 50mq classe A4 nuova costruzione.
      Da capitolato viene installato un pannello fotovoltaico da 1 kw, che, se ho ben capito, è il minimo di legge e forse mi servirebbe per il solo frigo.
      In generale, su nuove costruzioni non vedo mai più di 2 kw/unità abitativa.

      Volevo chiedere se mi consigliate di lasciar stare e andare su costruzioni ristrutturate che garantiscono kw maggiori.

      grazie per la disponibilità

    28. Ho un impianto ibrido immergas con pompa di calore che funziona a temperatura riscaldamento max. 55 °C.
      A questa temperatura la PdC da 4kW non funziona e il riscaldamento va solo con la caldaia a condensazione con gas.
      55°C sono insufficienti per avere conforto nella mia casa (190 mq su tre piani con radiatori in ghisa ) e penso che la PdC debba funzionare almeno a 65°C. Cosa mi consiglia? Può indicarmi la marca immergas più adatta?

    29. Buonasera Ing. Trento, ho trovato questo post molto interessante e utile al mio caso.
      sto valutando una ristrutturazione de villetta unifamiliare anni 50, 1 piano, 150mq, zona Trapani.
      Il consiglio che vorrei chiedere è il seguente, poiché la casa non ha alcun impianto di raffrescamento e riscaldamento (e non ha linea gas), esistono pompe di calore per ACS e clima, idonee per coprire circa 150mq?
      la ristrutturazione prevede anche un impianto fotovoltaico da 6kw, da verificare poi che aumento fare sul contatore, di massima cercherei di rientrare su 6kw monofase.
      saluti e grazie

    30. Buonasera. Sono una condomina di 24. Single, pochissimo consumo in ragione di ciò’ in uno degli appartamenti piu’ piccoli. Tutti i restanti 23 condomini sono nuclei familiari abbastanza numerosi e hanno il contatore di 3kw. Con l’allaccio del fotovoltaico individuale a tutti e l’accensione della pompa di calore ibrida mi vedo arrivare un aumento della potenza contatore in maniera coatta. Non ho mai superato il limite, non mi e’ mai scattato il contatore, non ho richiesto mai, ne dato delega, per un contatore di 6 kw. Ma e’ quello che mi hanno ora attribuito con un nuovo contratto dal 1 dicembre scorso. Considerato che dei 24 condomini sono la persona che meno consuma, e che tutti gli altri hanno a tutt’oggi, senza problemi di sorta, 3k w disponibili, sto protestando presso il mio gestore che non vuole dirmi, per la privacy, chi ha fatto richiesta unicamente per me. Continuando con le mie proteste mi hanno dirottato verso Enel distribuzione, che a sua volta mi ha detto di chiedere alla ditta di impianto fotovoltaico. Chissà’ come faranno a spiegarmi la logica di un 6 kw per me, che mi trovo nella medesima situazione di potenza impianto fv e impianto ibrido individuali, uguali per tutti. Se non mi spiegano con motivi accettabili li costringerò a ripristinarmi contratto precedente e a pagarmi le spese. Poi cambio gestore.

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