Salva il pianeta facendo “la ola” assieme al tuo idraulico

Ecco perché le scelte delle famiglie virtuose sono determinanti nella lotta al “debito ambientale”

(Ti avviso che questo sarà un articolo diverso dagli altri che hai letto fino ad oggi sul mio blog, ma altrettanto importante).

 

Perché ho deciso di basare tutta la mia carriera da ingegnere, imprenditore e divulgatore sulla tecnologia delle Pompe di Calore?

Per farla breve, perché le PdC sono uno strumento ideale per soddisfare sia le esigenze delle famiglie che quelle dell’ambiente.

Nell’interesse di tutti è bene che le tecnologie come questa, in grado di “decarbonizzare” il Pianeta, si diffondano il più possibile, ma…

Affinché una tecnologia si diffonda, è fondamentale che migliori la vita dei suoi utilizzatori

Per nostra fortuna la Pompa di Calore ha come principale “cavallo di Troia” per entrare nelle nostre case il risparmio economico che riesce a garantire tagliando le bollette.

Così, diffondendosi casa dopo casa, quartiere dopo quartiere, la Pompa di Calore migliora la vita non solo di chi la adotta – grazie al taglio netto della spesa energetica familiare – ma anche di chi non ce l’ha.

Infatti, più case riducono le emissioni nocive dovute al riscaldamento diventando 100% elettriche, più pulita diventa l’aria che respiriamo tutti.

Insomma, tra le molte nuove tecnologie alle quali avrei potuto applicarmi come ingegnere per migliorare l’ambiente, ne ho scelto una che avesse un potenziale di diffusione enorme grazie all’interesse che genera il suo taglio delle bollette.

Volevo che il mio impegno e il mio lavoro avessero il più grande impatto possibile.

Ma siccome è sempre vero che chi non si forma si ferma, per capire meglio come la scienza e la tecnologia possono aiutare le famiglie E ANCHE l’ambiente mi rivolgo spesso a chi è più esperto di me sulle tematiche ambientali.

Hai mai sentito questo detto?

Se sei il più intelligente nella stanza, allora sei nella stanza sbagliata

Significa che per “crescere” è indispensabile confrontarsi con chi ne sa più di te di un certo argomento, ed è proprio quello che ho fatto intervistando il Prof. Telmo Pievani, evoluzionista, filosofo, professore universitario e ospite ricorrente nella trasmissione TV Kilimangiaro.

(trovi il video completo dell’intervista in fondo all’articolo)

Prof. Telmo Pievani
Prof. Telmo Pievani

 

Il Prof. Pievani è molto attento al tema del “debito ambientale” che stiamo consegnando alle generazioni future. Che cosa significa?

I nostri figli sono nati in un contesto in cui il peggioramento climatico è una costante 

Praticamente, non hanno visto il mondo che conosce chi è nato prima degli anni ‘60. Quando la situazione non era così grave come ora. 

Ad alcuni ragazzi sembra un problema talmente grande e ineluttabile da scoraggiare ogni sforzo, quasi che il nostro contributo ad un ambiente più sano e vivibile sia insignificante, qualsiasi cosa facciamo…

Eppure non è così.

È vero, noi consegniamo un debito ambientale ingiusto alle nuove generazioni, perché non sono loro ad aver causato il problema eppure si trovano a pagarne le conseguenze. E questo è ancora più vero per i Paesi più poveri del mondo il cui impatto sul peggioramento climatico è stato minimo. Tuttavia…

Il nostro massimo impegno dev’essere concentrato nel creare quello che il Prof. Pievani chiama Effetto Ola.

Già, proprio la “ola”, l’onda umana che gli spettatori creano allo stadio unendosi in una semplice ma spettacolare coreografia, con il semplice gesto di alzarsi in piedi al momento giusto.

Nel nostro caso la “ola” è l’insieme collettivo di buoni comportamenti di ciascuno di noi, attuati al momento giusto (cioè ORA), e che presi singolarmente sembrano avere un impatto ridotto, ma tutti assieme possono cambiare il futuro del nostro pianeta…

Anche e soprattutto perché modificano il modo di pensare e di agire delle nuove generazioni.

Chiudi il contatore del gas con le Pompe di Calore

Dobbiamo abituare i nostri figli ad uno stile di vita in armonia con l’ambiente

E pure in fretta.

Le riviste scientifiche internazionali concordano sul fatto che abbiamo perso troppo tempo e andiamo inesorabilmente verso i 2 °C di aumento globale di temperatura entro metà secolo, qualsiasi cosa facciamo d’ora in avanti. 

Ormai il danno è fatto. Non lo eviteremmo anche se diventassimo tutti quanti super-virtuosi da domani mattina…

Questo avrà sconvolgimenti importanti in termini di desertificazione, innalzamento dell’acqua dei mari, acidificazione degli oceani, scioglimento dei ghiacciai montani e polari…

Tuttavia, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, questi sconvolgimenti sono certo più “gestibili” e molto meno catastrofici di un aumento di 3 o 4 gradi che si verificherebbe per certo se NON cambiassimo il nostro comportamento.

Siamo ormai al punto che OGNI AZIONE CONTA, anche la più piccola.

Tutti gli esperti concordano su questo. L’unico modo per salvarci è adottare ogni possibile misura, per quanto possa apparire piccola se rapportata alla minaccia che abbiamo davanti.

Anche elettrificare la tua casa può sembrare una piccola azione per il bene dell’ambiente, ma sommata a tutte le altre, moltiplicata per milioni di persone in Italia e nel mondo…

Ci porta alla nostra “ola” di cui abbiamo tanto bisogno. L’impatto della tua decisione di smettere di riscaldarti con una caldaia a gas o gasolio diventa MOLTO più rilevante.

Il Prof. Pievani è convinto che ormai non possiamo più concederci il lusso di scegliere quali azioni intraprendere in base alla maggiore efficacia… sono da fare tutte, tutte assieme e tutte da subito.

Purtroppo, grandi Paesi come Cina, India e USA stanno adottando un atteggiamento errato: dare fondo a tutte le fonti di combustibile fossile MENTRE si preparano alla transizione verso energie rinnovabili da metà secolo in poi (o anche dopo, come la Cina che ha dichiarato lo farà dopo il 2060)… 

Non basta, è troppo tardi e questa strategia ci porterà verso l’aumento di 3 o 4 gradi che dobbiamo assolutamente scongiurare.

Sono proprio questi confronti che potrebbero scoraggiare il singolo cittadino. Viene naturale chiedersi:

 

“Ma il mio impegno sarà del tutto inutile, se Cina o India continuano a inquinare come ciminiere?”

 

Certo, sarebbe più facile rassegnarsi, continuare a “spremere” il Pianeta come un limone e confidare che le nuove generazioni inventino qualcosa di miracoloso per salvare la razza umana.

Del resto Elon Musk vuole portare l’uomo su Marte proprio per avere un “pianeta di backup” nel caso la Terra diventasse invivibile.

(Anche se cerca di evitarlo elettrificando automobili e abitazioni con le sue aziende).

Comunque, quando ho fatto questa domanda al Prof. Pievani mi ha invitato a fare una riflessione che ridimensiona all’istante il nostro ego.

“La Terra in generale può benissimo fare a meno degli esseri umani. Non siamo assolutamente indispensabili e come Homo Sapiens siamo sul pianeta da pochissimo tempo rispetto ad altre forme di vita (come le forme unicellulari, quelle fondamentali che regolano i cicli ambientali). È arrogante pensare che siamo i “dominatori” del mondo, bensì siamo gli ultimi arrivati in questo grande sistema di cui anche noi facciamo parte e che è stato senza l’Uomo per gran parte della sua esistenza.”

Guardiamoci allo specchio: siamo stati una specie invasiva. 

L’homo sapiens ha cambiato i paesaggi, ha modificato la geografia, la vegetazione, la fauna degli ambienti in cui si è insediato (e anche di quelli in cui NON si è insediato).

Addomestichiamo piante e animali per la nostra sopravvivenza, tanto che il nostro “successo” come specie è andato di pari passo con una riduzione della biodiversità. Solo negli ultimi 5 secoli abbiamo estinto più di un terzo di tutte le forme di vita, tra il 34-35% del totale di quelle esistenti. Una devastazione maggiore dell’asteroide che ha estinto i dinosauri, dice il Professore.

Ma per fortuna siamo anche creativi e collaborativi.

Riusciamo a inventare soluzioni ai problemi scoprendo i meccanismi di fondo dei fenomeni naturali. L’intelligenza e l’impegno collettivo sono la chiave della nostra salvezza. 

Non parliamo di decrescita felice ma anzi di innovazione e maggiore sviluppo in termini di “armonia” con la natura.

Decarbonizzare l’aria che respiriamo elettrificando le case grazie alle Pompe di Calore è un’azione importante

So bene che non è l’unica cosa da fare: non possiamo trascurare altri problemi impellenti come gli allevamenti intensivi, le microplastiche nei mari e la pesca indiscriminata.

La politica ha un ruolo chiave nel determinare il successo dei nostri sforzi, però ha un problema…

È lenta.

Ma noi possiamo essere più veloci della politica. Per fortuna ho iniziato a interessarmi alle Pompe di Calore ben prima che a Roma si inventassero gli incentivi che ci sono oggi per favorire la loro diffusione, o non avrei mai avuto la struttura per reggere l’ondata di richieste che i miei partner di Sigillo Sicuro ed io abbiamo ricevuto.

Il punto è che tutti noi possiamo plasmare il nostro futuro decidendo come investire le nostre risorse OGGI. Ad esempio, scegliendo prodotti che vanno nella direzione della salvaguardia ambientale.

Ogni nostro acquisto, ogni nostra decisione diventa uno spettatore in più che si unisce alla ola nello stadio in cui si gioca la partita più importante di tutte: quella per la nostra salvezza.

 

A presto,

Ing. Samuele Trento

 

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Non mi sono dimenticato, ecco il video completo della mia intervista al Prof. Pievani.

 

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