Evita le due trappole che potrebbero costringerti a pagare per intero i lavori in caso di verifiche ispettive, più interessi e sanzioni.
Ormai lo sanno anche i sassi: il Superbonus 110% è la più grande opportunità per abbattere i costi di una ristrutturazione che si sia mai vista.
Sì perché, di fatto, permette di rivoluzionare una lunga serie di impianti, come Pompa di Calore e impianto fotovoltaico, pagando una frazione di quanto costerebbero normalmente.
Non si tratta di lavori eseguiti completamente gratis, ma poco ci manca.
Oltre a questo…
La Pompa di Calore è un intervento trainante
Significa che se decidi di chiudere per sempre il contatore del gas e passare ad una casa 100% elettrica grazie alla Pompa di Calore…
…non solo la stessa Pompa di Calore potrà godere del Superbonus 110%…
…ma anche una lunga lista di altri interventi riceveranno lo stesso beneficio, anche se “da soli” avrebbero detrazioni fiscali del 50% o magari del 65%.
Tornando all’esempio di prima, questo vale anche per l’impianto fotovoltaico e per il sistema di accumulo dell’energia mediante batteria.
(Ho descritto in dettaglio tutti quanti gli interventi “a traino” in questo articolo).
Sembra quasi troppo bello per essere vero…
E infatti la realtà dei fatti è che ci sono due grossi limiti – o meglio dire insidie – di cui sarà meglio tenere conto…
Sia che tu voglia beneficiare delle detrazioni del 110% direttamente, o che tu richieda la cessione del credito (o sconto in fattura).
Prima di proseguire, lasciami puntualizzare come funzionano queste due strade, tanto per chiarezza.